Ipnosi neo- ericksoniana


Oggi esistono vari tipi di psicoterapie. Spesso quando si pensa a psicologia o psicoterapia, nello stereotipo comune si pensa subito alla psicanalisi.
In realtà oggi esistono numerosissime psicoterapie riconosciute dallo stato con approcci, metedologie e tempi differenti.
La psicoterapia neo-ericksoniana si basa soprattutto sulle intuizioni, strategie e innovazioni portate all`interno della psicoterapia da quel genio che era Milton Erickson, capace di creare un nuovo tipo di ipnosi, detta “ipnosi materna” dove il soggetto ha ruolo attivo, contrapposta alla vecchia ipnosi, detta “ipnosi paterna” che annullava la volontà del soggetto.
Questo tipo di psicoterapia neo-ericksoniana, vede ogni individuo come una persona piena di risorse che, purtroppo, nel momento di crisi o difficoltà non riesce a usare.
Compito del terapeuta in questo tipo di approccio è aiutare la persona a riscoprire le capacità che sicuramente dentro di sé possiede.
Pensiamo infatti a quanti ostacoli abbiamo superato da bambini, imparare a camminare, a scrivere, a parlare, tutte attività immensamente difficili ma che abbiamo appreso.
Superiamo difficoltà e fallimenti, tante volte cadiamo e ci abbattiamo, ma impariamo a rialzarci. Spesso da adulti dimentichiamo tutte queste vittorie e non vediamo le infinite possibilità che il destino ci riserva concentrandoci troppo sul problema e poco sulla soluzione.
La teoria neo-ericksoniana vede l`inconscio come un portamonete pieno di risorse, esperienze emozionali e apprendimenti ai quali dobbiamo solo attingere, per sentirci meglio. Rispetto a quello freudiano, dove l’inconscio viene visto come buio, pieno di conflitti e ricordi da dimenticare, per M. Erickson l’inconscio rappresenta un luogo positivo al quale affacciarsi a braccia aperte.
Ecco allora che il compito del terapeuta ericksoniano è quello di aiutare la persona a ritrovare il modo di utilizzare le capacità che dentro di sè sono temporaneamente bloccate.
Questo avviene ad esempio attraverso visualizzazioni, tecniche di respirazione, ristrutturazione dei problemi, gestione delle emozioni, cambiamento degli schemi di pensiero di atteggiamento e di comportamento, focalizzandosi non più e solo sul “perchè” delle cose, ma sul “come” e “in che modo” vanno risolte.

Una figura molto importante che ha portato avanti i lavori di Milton Erikson e ha dato un grandissino contributo allo studio dell’ipnosi, è il Professore Giampiero Mosconi,(1921- 2010) medico, ginecologo e psicoterapeuta che nel 1956 fonda l’Amisi (Associazione medica italiana per lo studio dell’ipnosi) di cui rimarrà presidente fino al 2010 e successivamente nel 1958 fonda la prima scuola privata per l’insegnamento dell’ipnosi medica poi estesa anche agli psicologi, a cui seguiranno i tre manifesti che definiscono l’ipnosi neo-ericksoniana riconosciuta successivamente come corso post-laurea di specializzazione in psicoterapia nel 1998 dal Ministero della sanità, oggi si chiama SEPI (Scuola europea di psicoterapia ipnotica), ad orientamento neo-ericksoniano.